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Economia
emotiva

Stai comprando un cellulare, in vendita per 60 euro. Ma entra nel negozio un amico e ti dice che a pochi minuti da lì lo stesso telefono costa 50 euro. Cosa fai? E se invece del cellulare stai comprando un televisore da 1780 euro e scopri che a pochi minuti da lì lo vendono a 1770? Ti comporterai allo stesso modo? La maggior parte di noi agisce in modo diverso nelle due circostanze. Eppure lo sconto è identico. Evidentemente, non tutti gli euro hanno lo stesso valore!

Se il mondo fosse come lo descrivono gli economisti, saremmo tutti dei vulcaniani come il dottor Spock: lucidi, obiettivi, perfettamente razionali. Invece nelle nostre scelte quotidiane somigliamo di più a Charlie Brown alle prese con la ragazzina dai capelli rossi: confusi e con la testa “calda e stupida”. E allora ecco che prendiamo decisioni contraddittorie, ci facciamo convincere dalle offerte speciali, perseveriamo negli investimenti sbagliati: le nostre scelte, anche quelle finanziarie, sono sempre colorate di emozioni. Le scoperte della neuroeconomia rivelano che quando rischiamo, ci fidiamo degli altri, facciamo un affare o prendiamo una fregatura, si scatenano giochi di neuroni dagli esiti sorprendenti. Per esempio, la sola anticipazione di un guadagno monetario eccita la stessa regione del cervello che si attiva per i peccati di gola, il desiderio e la cocaina. Mentre la prospettiva di perdere denaro stimola un’area ben diversa, deputata all’elaborazione della paura.

Tassisti newyorchesi, astuti ristoratori, venditori di auto, guru della finanza, maniaci del trading on line, investitori esperti o sprovveduti, medici e presidenti di squadre di calcio sono solo alcuni dei protagonisti di questo libro ricco di storie esemplari, esperimenti, test e rompicapo. Economia emotiva ci insegna a identificare i tranelli cognitivi in cui rischiamo di cadere ogni giorno, suggerendo le strategie più adatte per difenderci da chi tenta di approfittarsene. E ci invita a “metterci alla prova”: conoscendoli, i limiti della nostra razionalità possono trasformarsi in altrettanti punti di forza.

Economia Emotiva nel mondo